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09/05/2017

Fact checking e olio di palma: informazioni scorrette in onda su La7

 

La piattaforma Campagne Liberali ha pubblicato un’interessante analisi di fact-checking sulle informazioni veicolate durante la trasmissione Tagatà andata in onda il 26 aprile su La7 a proposito dell’olio di palma.

L’argomento di cui si è discusso sono i gelati, partendo da una domanda di Tiziana Panella, conduttrice della trasmissione, rivolta allo chef del gelato Stefano Ferrara: come si riconosce un buon gelato?

Lo chef risponde alla domanda elencando cioè che, secondo lui, non deve trovarsi nei gelati, ovvero grassi vegetali idrogenati come l’olio di palma (qui il video)

Come correttamente denuncia Campagne Liberali, l’olio di palma non è un grasso idrogenato e, di conseguenza, non contiene grassi trans.

Di seguito un estratto dell’articolo

L’olio di palma non è un grasso idrogenato e, di conseguenza, non contiene grassi trans. I grassi trans erano presenti in quantità massicce proprio nei grassi vegetali e nelle margarine che venivano ottenute attraverso idrogenazione. “In natura prevalgono nettamente gli acidi grassi cis rispetto ai trans, che si formano soprattutto in seguito a determinati trattamenti artificiali. Per esempio, durante il processo di rettifica necessario per renderli idonei all’alimentazione, gli oli di semi si arricchiscono di acidi grassi trans. Analogo discorso per la produzione di margarine, che avviene attraverso un processo di idrogenazione degli oli vegetali (si aggiungono atomi di idrogeno per saturare i carboni impegnati nel doppio legame, ottenendo così trigliceridi con acidi grassi saturi, quindi solidi, a partire da lipidi insaturi, quindi liquidi).” Università di Camerino (per il documento completo vedere QUI).

Come sottolineato lo chef Ferrara parla erroneamente di olio di palma come grasso idrogenato ed è bene ricordare che questo ingrediente ha sostituito proprio le margarine e i grassi vegetali che subivano processi di idrogenazione aumentando il rischio di patologie legate agli alti livelli di colesterolo.

Infine vogliamo citare il recente studio della Nutrition Foundation of Italy (NFI) che potete trovare nella versione completa QUI: “I grassi saturi hanno caratteristiche reologiche che li rendono adatti a molte applicazioni alimentari, anche in alternativa ai trans insaturi, di cui è stata dimostrata la capacità di indurre danno alla salute dei consumatori e la cui presenza deve quindi essere evitata. Attualmente non esistono alternative perfettamente equivalenti, sul piano tecnologico e del gradimento per il consumatore, all’impiego dell’olio di palma e dei suoi derivati nella produzione di alimenti quali soprattutto i prodotti da forno”.

Allo chef Ferrara, e a questo punto anche agli spettatori di Tagadà, serve dunque un breve ripasso: l’olio di palma non è idrogenato e non ha nulla a che fare con i processi di idrogenazione. Per fortuna, aggiungiamo noi.

 

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