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25/09/2018

DUE PESI E DUE MISURE

 

Recentemente alcuni Stati europei stanno spingendo per introdurre un doppio limite per il controllo dei contaminanti di processo (esteri del 3-MCPD) negli oli e grassi vegetali. Tale proposta, avanzata a livello tecnico, è dettata dalla pressione di alcuni produttori di oli principalmente dell’Europa centrale e dalla mancata presa di posizione di alcuni Stati Membri (tra cui l’Italia).

Nello specifico si propone di fissare un limite di 3-MCPD per alcuni oli, quali ad esempio olio di colza, girasole e cocco, e di un limite diverso per altri oli vegetali, tra cui l’olio di palma e olio di oliva.

Con l’adozione di un doppio limite si inducono i consumatori a credere che alcuni oli possano essere più sicuri di altri, mentre è dimostrato che sono la qualità della materia prima ed i processi di lavorazione utilizzati a garantire il migliore livello di sicurezza dei prodotti immessi sul mercato.

L’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile si pone a fianco di Assitol (Associazione Italiana dell’Industria Olearia), auspicando che il dibattito venga riportato su un piano scientifico, con l’adozione di un limite unico a tutela del consumatore – a prescindere dall’olio utilizzato – ed invitando la Commissione Europea a non creare consumatori e ingredienti di seria A e di serie B.

Infatti, l’applicazione di un limite unico per tutti gli oli e grassi vegetali, sia per il prodotto destinato al consumatore finale, sia per quello utilizzato come ingrediente, oltre a garantire un elevato livello di sicurezza per il consumatore, non genererebbe confusione sul mercato.

Se fosse approvata la proposta di limiti diversi a seconda della tipologia di olio, i controlli analitici, sia interni alle aziende sia condotti dall’Autorità di controllo per la valutazione del rispetto della conformità di tale parametro, sarebbero notevolmente complicati soprattutto per le miscele costituite da differenti tipologie di olio, che rappresentano la gran parte dei prodotti in circolazione.

Nessun ingrediente alimentare e nemmeno l’olio di palma ha bisogno di “sconti”, soprattutto a discapito della sicurezza dei consumatori. L’olio di palma cosiddetto “mitigato”, ottenuto grazie al miglioramento dei sistemi di raccolta e di lavorazione che consentono di inibire la formazione dei contaminanti di processo, contenendoli al di sotto dei limiti di sicurezza, è disponibile sul mercato da anni. Invece di scatenare guerre commerciali, sarebbe opportuno cercare di creare condizioni di mercato favorevoli ad una sua maggiore diffusione ed impiego.

A conferma di ciò, una recente analisi condotta dalla più grande organizzazione italiana di consumatori, Altroconsumo, ha preso in esame i contaminanti e ha dimostrato come di fatto non siano cambiati i prodotti dopo la sostituzione dell’olio di palma con altri oli vegetali (per es. olio di girasole o di cocco). Da tale analisi risulta che la sostituzione non è andata a vantaggio del consumatore: in alcuni prodotti infatti è stato riscontrato lo stesso livello, se non addirittura superiore, di grassi saturi e inoltre sono state trovate ancora piccole dosi di contaminanti di processo.

Come ampiamente dimostrato e confermato scientificamente, l’olio di palma sostenibile è comparabile a tanti altri tipi di oli vegetali sia dal punto di vista nutrizionale, sia della sicurezza; il doppio limite quindi non ha fondamento.

Anche tutta l’industria alimentare europea, rappresentata da Food Drink Europe (FDE), si è espressa da sempre e continua tuttora ad esprimersi in favore di un limite unico adeguato applicabile a tutti gli oli vegetali. Un limite uguale per tutti gli oli e grassi vegetali chiamerebbe ciascuna filiera produttiva alle proprie responsabilità e salvaguarderebbe consumatori e libera concorrenza.

Ci auguriamo che le Autorità italiane, anziché astenersi, assumano una posizione utile, a supporto anche degli oli italiani di qualità, con l’adozione di un limite unico chiaro e semplice, grazie al quale industria e consumatori sarebbero meglio tutelati negli aspetti di prevenzione, gestione e controllo.