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13/09/2018

IL PARERE DEL WWF SULL’OLIO DI PALMA

Cosa pensa il WWF dell’olio di palma e del problema della deforestazione in Indonesia? Il boicottaggio può essere la soluzione?

Se ne è parlato sabato 1 settembre durante il programma “Il Caffè di Rai Uno Mondo”, insieme a Isabella Pratesi, Direttore del Programma di Conservazione di WWF Italia.

Intervenendo sul tema, Isabella Pratesi spiega che “La palma da olio è una coltivazione semplice, produttiva ed economica. Il problema principale è il luogo dove si coltiva, ovvero dove sorgono le foreste pluviali.”

Le foreste hanno un importante valore ambientale, ma non rappresentano una fonte di reddito. Per questo motivo le popolazioni locali le convertono in terreni agricoli. Questo processo può avvenire in modo aggressivo, con tagli e incendi. Questo non è accettabile perché gli stessi popoli sono maggiormente esposti a problemi di desertificazione, cambiamento climatico e siccità.

Isabella Pratesi continua: “Ci sono certamente delle soluzioni: il WWF è in prima linea per sostenere la produzione di olio di palma sostenibile che possa fermare la deforestazione, che si impegni a proteggere la biodiversità e che dia valore alle popolazioni locali.  È ancora un mercato piccolo, ma può essere sostenuto dai consumatori.”

L’obiettivo quindi è quello di far si che l’olio di palma sostenibile diventi una caratteristica imprescindibile per i consumatori e le imprese che lo utilizzano nei processi di trasformazione industriale.

Questa non è certo  la prima volta che il WWF Italia promuove lo sviluppo di una filiera sostenibile per l’olio di palma come soluzione.

Ad esempio, in occasione di un workshop organizzato nel 2016 dalla Scuola di Economia e Studi Aziendali dell’Università Roma Tre  per gli studenti del corso “Gestione Etica d’Impresa”, Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità di WWF Italia, rispondendo ad alcune domande in merito all’importanza delle certificazioni e della tracciabilità dell’olio di palma, ribadisce che il boicottaggio non è la soluzione.

L’Unione Italiana Olio di Palma Sostenibile, nata per promuovere l’impiego di olio di palma proveniente da filiere responsabili, non può che condividere l’invito al non-boicottaggio. Le motivazioni sono sintetizzate nell’infografica con la quale il WWF sintetizza la propria posizione.

La raccomandazione quindi è di impegnarsi a rispettare i criteri NDPE (no deforestazione, no torbiere, no sfruttamento), come stanno facendo i membri dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile.

La ricerca dimostra che questa è la strada giusta. Secondo i dati più recenti elaborati  dall’Università del Maryland e pubblicati su Global Forest Watch, l’Indonesia negli ultimi anni ha rallentato notevolmente il tasso di deforestazione (-60% nel 2017 rispetto all’anno precedente).

La diminuzione della perdita di copertura arborea in Indonesia si deve anche alla implementazione della moratoria nazionale sulle torbiere in vigore dal 2016. Grazie alle campagne di sensibilizzazione e ad una più stringente applicazione delle leggi forestali la perdita di foreste primarie in queste aree protette è diminuita dell’88% tra il 2016 e il 2017.