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20/12/2018

IL RUOLO DELL’ACIDO PALMITICO NEL NOSTRO ORGANISMO E NELLA NOSTRA DIETA

L’acido palmitico è naturalmente presente nell’olio di palma, tuttavia olio di palma e acido palmitico non sono la medesima cosa. Cos’è quindi l’acido palmitico? Che ruolo ha sulla nostra salute?

In un’intervista pubblicata da EPOA – European Palm Oil Alliance – (The role of palmitic acid in our body and diet), il Professor Sebastiano Banni, docente di scienze biologiche dell’Università di Cagliari, autore dello studio Palmitic Acid: Physiological Role, Metabolism and Nutritional Implications, (Front. Physiol., 08 November 2017) ha fatto un po’ di chiarezza sull’argomento.

 

Che cos’è l’acido palmitico?

L’acido palmitico è l’acido grasso saturo più comune.  Si trova negli animali, nelle piante e nei microrganismi ed è quello maggiormente presente nel corpo umano. Il 20-30% dei fosfolipidi di ogni membrana cellulare sono composti da acido palmitico che agisce attivando le loro normali funzioni.

In altre parole: senza acido palmitico le nostre cellule non funzionerebbero nel modo corretto.

 

Il nostro corpo funziona dunque con acido palmitico. Ma abbiamo bisogno di assumerlo nella nostra dieta?

L’acido palmitico è un acido grasso talmente importante per il corretto funzionamento delle nostre cellule che il nostro corpo ha sviluppato un modo di produrlo utilizzando altri nutrienti. Questo “meccanismo di controllo” interno (de novo lipogenesi) assicura che la concentrazione di acido palmitico rimanga stabile. In caso di necessità, il nostro corpo riesce a produrlo partendo da altri acidi grassi, zuccheri o anche dalle proteine.

Quindi, cambiamenti nell’assunzione di acido palmitico nella dieta di tutti i giorni difficilmente ne influenzano la quantità presente nell’organismo. In condizioni normali, il nostro corpo manterrà la concentrazione relativamente stabile.

 

Cosa ci dicono gli studi recenti sulla relazione tra acido palmitico e malattie croniche?

In caso di diete squilibrate, come ad esempio un’eccessiva assunzione di calorie e zuccheri associata ad uno stile di vita sedentario, il “meccanismo di controllo” viene interrotto e possono insorgere problemi di salute. In queste circostanze la concentrazione di acido palmitico nel sangue cresce ed è associato ad un maggior rischio di sviluppare patologie croniche, come ad esempio le malattie cardiache.

 

Quindi cosa ne pensa della messa al bando dell’acido palmitico e olio di palma?

Non ha senso escludere l’olio di palma dalla dieta. Il nostro organismo reagirebbe a una ridotta assunzione di acido palmitico, producendolo a partire da altri nutrienti. In regimi alimentari squilibrati questo potrebbe essere controproducente, perché potrebbe portare ad una eccessiva produzione da parte del nostro corpo.

In ogni caso, eliminare totalmente uno specifico nutriente o uno specifico alimento è ingiustificato, per il ruolo che gli stessi svolgono nella nostra dieta. Invece di bandire l’olio di palma, dovremmo mettere in pratica le raccomandazioni nutrizionali delle autorità sanitarie: ridurre l’apporto calorico, consumare più alimenti di origine vegetale prodotti in modo sostenibile e adottare uno stile di vita meno sedentario.