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03/04/2018

OLIO DI PALMA: NESSUN RISCHIO PER LA SALUTE, ANCORA UNA CONFERMA DALLA FONDAZIONE UMBERTO VERONESI

Dopo i numerosi attacchi – mediatici e non – subiti da questo ingrediente, oggi finalmente lo scenario si sta evolvendo, istituzioni pubbliche e soprattutto la comunità di esperti del mondo scientifico e accademico sono scese in campo per chiarire che l’olio di palma non è un ingrediente da temere.

Tra le diverse realtà intervenute su questo argomento c’è anche la Fondazione Veronesi che ha pubblicato un video in cui spiega cos’è l’olio di palma, perché si usa e perché, “piuttosto che puntare il dito contro un ingrediente, converrebbe ragionare sulla qualità complessiva della dieta”. Si tratta di un video di poco più di un minuto in cui si racconta l’olio di palma in maniera obiettiva, senza pregiudizi, ma soprattutto in modo chiaro e non strumentalizzabile.

Qui il video:

Grazie anche all’aiuto di un testo in sovra impressione, è possibile leggere che:

• L’olio di palma è un ingrediente di origine vegetale che compare in tantissimi prodotti da forno, a partire da quelli per la colazione, nelle creme spalmabili, nei brodi, nelle zuppe e in alcuni piatti pronti.

• L’olio di palma è molto diffuso perché: è economico, stabile, non altera il sapore, permette buona conservazione e consistenza dei cibi.

• Ma l’olio di palma è ricco di acidi grassi saturi…il cui consumo eccessivo è correlato a un aumento del rischio cardiovascolare. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’olio di palma non ci espone a rischi cardiovascolari più di altri alimenti simili (il burro ad esempio).

• Si studiano anche i contaminanti derivati dalla lavorazione dell’olio di palma, come 3-Mcpd.

• Di recente l’EFSA ha rivisto la nocività di 3-Mcpd e ha raddoppiato la dose giornaliera tollerabile, raccomandando cautele solo per i neonati nutriti con latte artificiale.

• Piuttosto che puntare il dito contro un ingrediente, converrebbe ragionare sulla qualità complessiva della dieta. Le linee guida consigliano un consumo quotidiano di grassi saturi, non superiore al 10% rispetto all’introito energetico complessivo.

• Conviene incrementare il consumo di olio d’oliva, noci, semi e pesce, ricchi di acidi grassi insaturi.

La Fondazione Veronesi quindi conferma le posizioni di tanti altri enti e organismi, come per esempio l’Istituto Superiore di Sanità, gli autorevoli esperti che hanno partecipato al Simposio sull’olio di palma organizzato dalla Nutrition Foundation of Italy, le cui conclusioni sono state confermate anche da tutte le più importanti società medico-scientifiche italiane, e dalla Federazione degli Ordini dei Medici.

Il mondo scientifico è dunque allineato nel sostenere che l’olio di palma è un ingrediente da non temere, che può far parte della nostra alimentazione nell’ambito di una dieta bilanciata.