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01/02/2019

OLIO DI PALMA SOSTENIBILE: A CHE PUNTO SIAMO IN ITALIA E IN EUROPA?

CE LO DICE IL REPORT “CHOOSING SUSTAINABLE PALM OIL” DI ESPO

 

Nel nuovo report “Choosing Sustainable Palm Oil”, ESPO (European Sustainable Palm Oil) presenta gli ultimi dati su importazione e utilizzo di olio di palma sostenibile in 13 paesi europei, inclusa l’Italia.

 

Ma cos’è ESPO e quali sono i suoi obiettivi?

IDH (The Sustainable Trade Initiative) e MVO (The Netherlands Oils and Fats Industry) hanno istituito il progetto europeo ESPO (Sustainable Palm Oil) nel 2015. Il progetto è stato avviato per stimolare l’adozione di olio di palma sostenibile in Europa, lavorando con i governi di Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito, enti commerciali e attori della catena distributiva. In questi anni hanno sviluppato specifici piani di azione con l’obiettivo di raggiungere un utilizzo di olio di palma 100% sostenibile e certificato entro il 2020.

A tre anni dall’inizio del progetto e a due dal raggiungimento del target, l’Europa a che punto è?

Il 99% dell’olio di palma che entra in Europa è ora tracciabile fino agli oleifici. Più dell’84% di tutto l’olio di palma impiegato proviene da aziende che sviluppano strategie sostenibili focalizzate su criteri NDPE – “No Deforestation, no production on Peatland and no Exploitation”. Inoltre, il 74% dell’olio di palma importato per i prodotti alimentari in Europa è certificato RSPO (Roundtable Sustainable Palm Oil).

Nonostante gli ottimi risultati raggiunti, per arrivare al target stabilito entro il 2020, è necessario promuovere la domanda di olio di palma sostenibile e incrementare del 25% le importazioni di olio di palma sostenibile in poco meno di due anni. Per farlo è essenziale rafforzare l’impegno e la collaborazione tra tutti gli attori della filiera.

 

Qual è invece la situazione italiana?

 L’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile, dalla sua costituzione nel 2015, collabora a stretto contatto con l’EPOA (European Palm Oil Alliance) e con ESPO per raggiungere il medesimo obiettivo condiviso da tutti i paesi firmatari della Dichiarazione di Amsterdam entro il 2020.

Per quanto riguarda l’industria alimentare italiana, le stime relative al 2017 indicano che il 100% dell’olio di palma impiegato proviene da filiere sostenibili: circa il 43% del totale dell’olio di palma utilizzato è certificato RSPO, mentre il rimanente 57% proviene comunque da produzioni che rispondono ai criteri NDPE. Le aziende associate all’Unione sono già da tempo impegnate ad usare unicamente olio di palma sostenibile e ad implementare politiche di approvvigionamento nel rispetto dei criteri NDPE.

Purtroppo, anziché orientare le proprie politiche di approvvigionamento verso l’olio di palma proveniente da filiere sostenibili – stimolando così l’impegno dei produttori a certificare la sostenibilità delle proprie produzioni – una parte del mercato italiano ha reagito alle campagne di boicottaggio con la riformulazione delle ricette e il lancio di nuovi prodotti “senza olio di palma”, amplificando gli effetti del polverone mediatico. Ma le stesse ONG confermano che il boicottaggio dell’olio di palma non è la soluzione.

L’Unione, dal 2015, anno della sua costituzione, lavora per migliorare la percezione dell’olio di palma sostenibile nel dibattito pubblico – tramite la diffusione di informazioni supportate scientificamente sui temi che riguardano la produzione e l’impiego di questo prodotto – e per far sì che – entro il 2020 –  tutto l’olio di palma utilizzato sia certificato sostenibile.

Per raggiungere questo obiettivo in Italia, è necessaria la collaborazione del settore privato, delle istituzioni pubbliche e delle ONG. Incoraggiare il boicottaggio dell’olio di palma non fermerà la deforestazione e non migliorerà le condizioni di vita delle comunità locali dei paesi produttori. Dobbiamo compiere degli sforzi per proteggere l’ambiente e la società sostenendo lo sviluppo di una produzione di olio di palma che sia sostenibile nel lungo periodo.

 

Scopri di più sull’importazione e l’utilizzo di olio di palma sostenibile in Europa: EPSO_Choosing sustainable palm oil report