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20/11/2019

Stop al marketing ingannevole – Bloccata l’ennesima campagna anti olio di palma

 

 

La Comissione olandese per l’autodisciplina pubblicitaria – Reclame Code Commissie (RCC) – si è pronunciata, su segnalazione della European Palm Oil Alliance (EPOA), contro la campagna pubblicitaria di una nuova margarina senza olio di palma lanciata sul mercato dell’azienda The Flower Farm (TFF), giudicandola fuorviante, scorretta e discriminatoria. TFF ora dovrà modificare il packaging, il sito web e la campagna social.

La segnalazione di EPOA ha ricevuto il sostegno di numerose ONG impegnate nell’olio di palma sostenibile, in particolare Solidaridad, Orangutan Land Trust e IDH (Sustainable Trade Initiative) (scopri di più qui), che concordano sul fatto che il boicottaggio non rappresenti una soluzione al problema della deforestazione.

Nico Roozen – Presidente onorario di Solidaridad – ha commentato così la pronuncia dell’RCC: “Siamo molto contenti di questa sentenza. La campagna anti olio di palma della Flower Farm è polarizzante e non propone una soluzione sostenibile. La Commissione per il codice pubblicitario ha affermato correttamente che l’utilizzo di messaggi indiscriminati e unilaterali per sensibilizzare l’opinione pubblica dei consumatori non giustifica il ricorso alle fake news. “

Anche la comunità scientifica internazionale conviene che il boicottaggio non sia una soluzione. Il Professore Otto Hospes della Wageningen University & Research ha dichiarato: “La campagna di The Flower Farm illude i consumatori. Usare la margarina senza olio di palma non salverà la foresta pluviale dalla distruzione. Sarebbe molto meglio se The Flower Farm utilizzasse olio di palma sostenibile certificato nei suoi prodotti”.

La posizione dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile

L’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile accoglie con favore questa decisione, che contribuisce a fare chiarezza sul mercato, dove assistiamo ad un proliferare di claim e comunicazioni ingannevoli e denigratorie non supportate da evidenze scientifiche. C’è ancora strada da fare per garantire a livello globale la piena sostenibilità della catena di approvvigionamento dell’olio di palma, ma ci stiamo rapidamente avvicinando all’obiettivo grazie all’impegno di tutta la filiera. I consumatori non dovrebbero essere fuorviati, ma piuttosto aiutati a comprendere i fatti e premiare con le loro scelte d’acquisto gli sforzi che tutti gli operatori stanno facendo per garantire una gestione sostenibile.

Ricordiamo che questo ingrediente contribuisce alla soluzione di problemi quali l’approvvigionamento alimentare globale, la protezione della biodiversità e lo sviluppo socioeconomico dei piccoli agricoltori.

E’ necessario che i consumatori comprendano gli oggettivi motivi per il quale il boicottaggio non è la soluzione, in modo che possano diventare loro stessi promotori del cambiamento, domandando al mercato prodotti contenenti olio di palma prodotto in modo responsabile. Attualmente, infatti, la domanda di olio di palma sostenibile è paradossalmente inferiore all’offerta.