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11/10/2017

Bollini blu e principio di precauzione: no a soluzioni arbitrarie, si alle evidenze scientifiche

 

BOLLINI BLU E PRINCIPIO DI PRECAUZIONE:
UNIONE ITALIANA OLIO DI PALMA SOSTENIBILE, “NO A SOLUZIONI ARBITRARIE ED INGANNEVOLI CONTRO OLIO DI PALMA. SI ALLE EVIDENZE SCIENTIFICHE E AL RISPETTO DELLE NORME”

 

L’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile, nel condividere le recenti dichiarazioni del Presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia, manifesta la sua preoccupazione sull’iniziativa “La vita in Blu” di Auchan –  catena della grande distribuzione – che prevede di utilizzare un “bollino blu” sugli scaffali con il presunto intento di guidare i consumatori nelle loro scelte d’acquisto, appellandosi, tra l’altro, al “principio di precauzione” per escludere alcuni ingredienti, come per esempio l’olio di palma. “Questo bollino blu, rischia di alimentare disinformazione e di confondere i consumatori. Scegliere o, peggio, sconsigliare un prodotto sulla base di criteri arbitrariamente applicati in assenza di fondamenti scientifici e normativi è rischioso e inaccettabile. Inoltre, il principio di precauzione dovrebbe essere applicato dalle autorità competenti e non localmente sulla base del sentiment nazionale, come lascia intendere Auchan nel suo manifesto. È necessario che le autorità competenti intervengano per arginare questo tipo di iniziative che rischiano di falsare il mercato e alimentare la diffusione di campagne allarmistiche – contro questo o quel prodotto – che non portano alcun vantaggio per il consumatore, come recenti ricerche di mercato hanno dimostrato per il caso dell’olio di palma[1] ha dichiarato Giuseppe Allocca, Presidente dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile.

 

“Iniziative come questa, non rispondono a raccomandazioni scientifiche né ad indicazioni delle autorità chiamate proprio a vigilare sulla sicurezza alimentare. Dobbiamo ancora una volta” – continua Allocca – “ricordare che, nel caso dell’olio di palma, nessun Istituto ha mai raccomandato di eliminarlo o affermato che questo ingrediente sia dannoso per la salute, così come le autorità comunitarie e nazionali competenti non hanno mai ritenuto di dover assumere iniziative di tipo precauzionale. Al contrario, la stessa Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ha concluso che è corretto affermare che l’olio di palma non presenta rischi per la salute in una dieta bilanciata. Infatti, come ricordato dall’ISS, oltre l’80% dei grassi saturi che assumiamo deriva da alimenti non contenenti olio di palma. Invece di condizionare le scelte dei consumatori con etichettature ingannevoli e percorsi guidati, sarebbe opportuno promuovere una migliore educazione alimentare fornendo ai consumatori gli strumenti per alimentarsi in modo equilibrato e difendersi dalle fake news e da allarmismi ingiustificati. In questo istituzioni e autorità competenti giocano un ruolo fondamentale” ha concluso Allocca.

 

[1] Senza olio di palma, ma più saturi – 2a edizione (http://www.campagneliberali.org/wp-content/uploads/2017/09/Senza-olio-di-palma-ma-piu%CC%80-saturi-II.pdf ).