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07/12/2017

Claim “senza olio di palma”: il parere del Ministero dello Sviluppo Economico

Sono sempre di più i prodotti alimentari che vantano sugli scaffali e in comunicazione l’assenza di olio di palma. In questi mesi il claim, infatti, è stato oggetto di numerosi dibattiti e pronunce internazionali, ma anche nazionali.

Sul tema si è recentemente espresso anche anche il Ministero dello Sviluppo Economico che ha risposto prima a un quesito di un operatore (su argomenti di tipo generale) e poi all’Unione Italiana Olio di Palma Sostenibile, intervenuta sul tema del claim “senza olio di palma” con una nota dettagliata.

Nel rinviare al parere del Ministero dello Sviluppo Economico, segnaliamo le principali evidenze, che confermano le posizioni dell’Unione:

  • i “factual statements” sono ammessi
  • il claim, quand’anche factual statement, è lecito, ma solo a certe condizioni
  • i consumatori, influenzati dalle campagne mediatiche, si aspettano prodotti nutrizionalmente o ambientalmente migliori
  • chi utilizza il claim dovrebbe fornire la prova di commercializzare un prodotto “migliore” in termini di nutrizione\salute\impatto ambientale, in linea con le attese dei consumatori e secondo le regole del Codice del Consumo
  • le valutazioni di liceità vanno effettuate caso per caso e le Autorità sono chiamate a controllare.

Come si legge nel parere legale reso dall’avv. Giorgia Andreis, al quale si rinvia per un maggiore approfondimento, si tratta di una impostazione che aggiunge un tassello importante alle interpretazioni sinora espresse sui claims “free from…”, in generale differenti da quella in esame poiché basate sul significato denotativo di tali messaggi e quindi sulla loro oggettività e veridicità, nonché conformità a determinati aspetti delle normative di settore.

Tale interpretazione, a seconda degli specifici casi, potrà portare gli operatori a diverse e ulteriori valutazioni nella scelta di enfatizzare la rinuncia o la sostituzione di un componente.

In questo senso, l’operatore dovrà tenere conto del significato connotativo che la sua informazione può assumere, a fronte del contesto informativo e a fronte della richiesta dei consumatori, interessati sempre più agli aspetti nutrizionali, salutistici, etici e ambientali che coinvolgono anche il mondo alimentare. E sarà suo onere fornirne, caso per caso, la dimostrazione della fondatezza del messaggio, ai sensi del Codice del Consumo come richiamato dal Ministero.

Risposta Ministero dello Sviluppo Economico

Commento Avvocato Giorgia Andreis