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16/02/2018

Europa sempre più vicina all’obiettivo “olio di palma 100% sostenibile”: il 69% di quello importato in Europa è già certificato

 
In Europa, il dibattito sulla sostenibilità dell’olio di palma usato nei prodotti alimentari continua a farsi sempre più acceso. Nel 2017, la Commissione e il Parlamento UE hanno approvato una risoluzione per incentivare la produzione sostenibile dell’olio di palma e ridurre così il rischio di deforestazione nei Paesi produttori. L’analisi portata avanti dagli organi istituzionali ha riconosciuto – ancora una volta – il grande potenziale di questo ingrediente quando prodotto in modo sostenibile e responsabile, invitando a proseguire col lavoro ancora necessario per poter raggiungere l’obiettivo di una filiera 100% sostenibile.
 
A dare un aggiornamento sullo stato dell’arte ci ha pensato la quinta conferenza europea sull’olio di palma, che si è tenuta a novembre 2017, nel corso della quale ESPO (European Sustainable Palm Oil), una realtà istituita da IHD (la Sutainable Trade Initiative) e da MVO (l’industria olandese degli oli e dei grassi) per promuovere l’adozione di olio di palma 100% sostenibile in Europa, ha presentato il suo nuovo rapporto. Nel documento si legge che circa il 69% dell’olio di palma importato in Europa per uso alimentare è già certificato sostenibile. Questo trend positivo in Europa va di pari passo con l’aumento della produzione di olio di palma sostenibile nei Paesi produttori negli ultimi anni. Nel 2017, sono stati 2,83 i milioni gli ettari di piantagioni certificate da RSPO, 1,9 i milioni di ettari certificati come olio di palma sostenibile indonesiano (ISPO) e 260.000 gli ettari certificati come olio di palma sostenibile malese (MSPO).
 
Il rapporto analizza i flussi di importazione di questo prodotto in 13 Paesi europei e mostra una crescita significativa di iniziative nazionali volte al raggiungimento dell’obiettivo: “olio di palma 100% sostenibile entro il 2020”.

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IL FOCUS SULL’ITALIA: IL 49% DI OLIO DI PALMA IMPORTATO IN ITALIA E’ CERTIFICATO

Il testo propone quindi un focus per il nostro Paese, segnalando come il 49% dell’olio di palma importato sia già certificato sostenibile. Il report stima che nel 2017 la quantità di olio di palma certificato aumenterà soprattutto alla luce di una maggiore richiesta di olio di palma destinato ad usi diversi de quello all’alimentare.

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Importazioni di olio di palma in Italia (2016 vs 2017)
 
MARGINI DI MIGLIORAMENTO: L’EUROPA SEMPRE PIU’ IMPEGNATA VERSO LA SOSTENIBILITA’

Nonostante la direzione sia quella giusta, i dati evidenziano come ci siano margini di miglioramento per portare la quota di olio di palma certificato sostenibile importato al 100%. Ma oggi l’Europa, secondo importatore mondiale di olio di palma, è fortemente impegnata a mitigare l’impatto negativo della produzione non sostenibile dell’olio di palma.
 
In quest’ottica, ESPO lavora in stretta collaborazione con vari enti nazionali e associazioni europee per la sostenibilità della produzione di olio di palma e mira a coinvolgere tutte le realtà che ancora non hanno preso posizione sul tema con l’obiettivo di promuovere il raggiungimento degli obiettivi indicati nella Dichiarazione di Amsterdam. Si tratta di un progetto molto ambizioso ma che avrà importanti ricadute, soprattutto alla luce del fatto che una maggiore domanda di olio di palma certificato sostenibile da parte dell’Europa contribuirà a incentivare i piccoli produttori di olio di palma in Asia, Africa e America Latina a implementare pratiche di produzione sempre più responsabili.