News

26/04/2018

“International Conference on Working across Sectors to Halt Deforestation and Increase Forest Area – from Aspiration to Action” – Roma 20/22 febbraio 2018

 

 

Si è tenuta il 20 febbraio scorso a Roma, presso la sede della FAO,  la “International Conference on Working across Sectors to Halt Deforestation and Increase Forest Area – from Aspiration to Action” , prima grande conferenza tecnica sulle foreste organizzata dall’adozione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. L’appuntamento rappresenta anche il primo incontro dedicato al Piano Strategico delle Nazioni Unite delle Foreste per il 2017- 2030. Agenda 2030 e Piano Strategico si pongono due grandi macro-obiettivi in tema di foreste: da una parte, i Paesi sottoscrittori dell’accordo ONU hanno preso l’impegno di “Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre” compreso l’arresto della deforestazione entro il 2020; dall’altra parte, con l’adozione del Piano Strategico delle Nazioni Unite per le Foreste 2017-2030 (inspF), i firmatari si sono impegnati a invertire entro il 2030 la progressiva scomparsa delle foreste e ad aumentare l’area forestale del 3% in tutto il mondo.

Oltre 300 delegati, tra rappresentanti di istituzioni governative appartenenti al settore dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’ambiente, nonché del settore privato, delle organizzazioni di piccoli produttori, della società civile e dei gruppi di popolazioni indigene, hanno preso parte all’appuntamento ospitato a Roma dalla FAO e organizzato dal Partenariato Collaborativo sulle Foreste – composto da 14 organizzazioni e segretariati internazionali. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di promuovere il dialogo tra settori e gruppi di soggetti interessati, per capire come raggiungere gli obiettivi concordati a livello globale di arresto della deforestazione e aumento della copertura forestale.

Il problema della deforestazione esiste e deve essere affrontato con determinazione, perché la rapida crescita della popolazione ha accelerato la domanda globale di prodotti e servizi forestali tra cui legname, fibre, carburante, cibo, foraggi e medicine. Le stime, ad esempio, prevedono che la domanda di legname triplicherà fino a 10 miliardi di m3 entro il 2050, mentre la crescita della popolazione porterà anche a un aumento della domanda di commodities agricole. Proprio questa crescita di domanda porterà alla conversione delle foreste in terreno coltivabile, che sarà uno dei principali fattori di deforestazione in particolare nei Paesi tropicali e a basso reddito.

Tuttavia, secondo quanto dichiarato nel corso della conferenza da Manoel Sobral Filho, direttore del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste, negli ultimi 25 anni, il tasso di deforestazione globale netta è rallentato di oltre il 50%:Se continuasse l’attuale tendenza a veder rallentare la perdita di foreste, combinata con gli sforzi di ripristino delle aree forestali e delle piantagioni, allora sarà possibile prevedere un futuro a deforestazione zero in tutto il mondo”.

L’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile ha partecipato al panel “Corporate commitments and zero deforestation initiatives for agricultural commodities”, sottolineando l’impegno ed il ruolo centrale giocato dalle industrie attive nella filiera dell’olio di palma nella lotta alla deforestazione. Quando si parla di sostenibilità, non tutti sanno che l’olio di palma – in termini di richiesta di terre – è l’olio vegetale che ha la migliore resa per ettaro. Questo significa che per produrre la stessa quantità di olio, il palma richiede molto meno terreno di tutti gli altri oli vegetali. E, dati alla mano, è evidente che la via da seguire è quella della certificazione di sostenibilità, unica soluzione possibile per prevenire la deforestazione e salvaguardare l’ecosistema nei Paesi produttori. L’impegno di tutti deve mirare, dunque, anche a garantire una corretta informazione e sensibilizzazione dei consumatori, spiegando loro che invece di compiere scelte basate sull’emotività dovrebbero chiedere ai propri marchi di riferimento di approvvigionarsi solo con olio certificato sostenibile, come confermano anche grandi organizzazioni ambientaliste. E’ fondamentale esortare i consumatori a non boicottare l’olio di palma ma piuttosto di chiedere che questo venga prodotto in modo responsabile, evitando di favorire oli vegetali alternativi che spesso hanno un impatto maggiore dal punto di vista ambientale.

Le conclusioni ed i risultati principali dell’evento sono disponibili qui. I messaggi chiave, che identificano le nuove e più urgenti azioni per fermare la deforestazione e aumentare la superficie forestale, saranno presentati al Forum delle Nazioni Unite sulle foreste (UNFF) nella prossima tredicesima sessione di maggio e successivamento al High Level Political Forum (HLPF) sullo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che esaminerà i progressi verso il raggiungimento del Sustainable Development Goal (SDG) 15 su “Life on Land” nel luglio di quest’anno.