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22/06/2018

SFIDA DI SOSTENIBILITA’ DELL’OLIO DI PALMA

 

L’industria dell’olio di palma è una parte importante dell’economia mondiale e in particolare per quella di Indonesia e Malesia, che ne sono i principali produttori. L’olio di palma è l’olio vegetale più produttivo in assoluto e il più efficiente. Inoltre è quello maggiormente consumato al mondo, se si pensa che è il principale olio vegetale usato in India, Indonesia e Cina. Boicottare l’olio di palma e bandirne l’utilizzo nei prodotti europei non basterà a risolvere le questioni ambientali, ma anzi le sposterà o addirittura peggiorerà poiché i produttori e i fornitori di olio vegetale utilizzeranno altri prodotti non necessariamente più sostenibili.

 

Per far fronte alle istanze sollevate contro l’olio di palma è estremamente necessario lavorare di squadra tra fornitori, aziende locali e internazionali, politici, ONG e consumatori per dare forza alle richieste di sostenibilità. È sicuramente un lavoro lungo e complesso, ma l’unico possibile per cambiare la consapevolezza dei vari attori della catena e far sì che l’olio di palma sostenibile diventi la norma.

 

Cathrine Barion, membro del Field Programmes dal 2008, responsabile della conservazione delle specie dello zoo di Chester in UK e componente di Act for Wildlife (comunità di esperti e appassionati che agiscono per proteggere l’ambiente) spiega il suo punto di vista sul boicottaggio dell’olio di palma e quanto sia essenziale convogliare gli sforzi verso una produzione sostenibile e attenta all’impatto ambientale. (“Working towards a sustainable palm oil futures” e  SUSTAINABLE PALM OIL AND THE FIGHT TO SAVE ORANGUTANS: UK FOOD INDUSTRY TO GATHER AT FIRST EVER WESTMINSTER SUMMIT)

Act for Wildlife insieme ai suoi esperti – continua Cathrine Barion – ha lanciato dunque la campagna Sustainable Palm Oil Challenge con la quale supportano i partner sul campo lavorando dall’altra estremità della filiera, coinvolgendo quindi consumatori in primis, dettaglianti e produttori finali. L’obiettivo è quello di aumentare la domanda di prodotti che contengono olio di palma sostenibile, perché se esiste la domanda ci saranno più possibilità di aumentare una produzione che abbia un occhio di riguardo all’ambiente. Per rivolgersi ai consumatori, in modo particolare, è stata creata una sorta di “lista della spesa” nella quale è possibile trovare tutti i prodotti che contengono olio di palma sostenibile. Questo elenco è sempre in continuo aggiornamento e ha l’obiettivo di riunire tutte quelle aziende che hanno ricevuto la certificazione dell’RSPO (rspo.org).

 

La strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa. Tuttavia attraverso la consapevolezza e motivando in modo continuo le aziende a raggiungere obiettivi di sostenibilità, la campagna potrà contribuire ad aumentare la domanda di olio di palma sostenibile. La collaborazione è la chiave necessaria a raggiungere i risultati sperati.

 

I prossimi 25 e 26 giugno si terrà a Parigi una tavola rotonda organizzata da RSPO per trattare i seguenti temi:

  • Come l’olio di palma sostenibile possa creare opportunità di crescita nei Paesi produttori
  • Cosa occorre fare e cosa va cambiato, tra Europa e mercati emergenti, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati per il 2020
  • Rischi e responsabilità per tutelare lavoro e diritti umani lungo tutta la filiera
  • Approccio giuridico come leva per azioni collettive

https://rspo.org/news-and-events/events/eurt2018-register-now

 

Degli obiettivi di sviluppo sostenibile stilati dalle Nazioni Unite (Sustainable  Development Goals, SDGs), si è discusso anche lo scorso 25 maggio all’European Industry Meeting on Palm Oil organizzato dall’EPOA (European Industry Meeting on Palm Oil). Questi obiettivi sono molto importanti perché permettono alle aziende di tracciare una strategia di sostenibilità rendendo la filiera della produzione di olio di palma trasparente, tracciabile e attenta all’ambiente.