Il 2016 si chiude con una buona notizia e con positivi potenziali sviluppi.
Con la fine dell’anno alle porte, mi sono ritrovato a fare una riflessione su quanto avvenuto in questo 2016 e su cosa ci siamo lasciati alle spalle. E’ stato un anno ricco di sfide, di appuntamenti e di confronti con media e stakeholder durante il quale abbiamo raccontato e spiegato che l’olio di palma è un ingrediente – come tanti altri – che non fa male all’interno di una dieta bilanciata e che può far parte a pieno regime della nostra alimentazione anche in termini di sicurezza, e che devono essere favoriti tutti i processi per una coltivazione sempre più sostenibile e certificata.
A pochi giorni dalla chiusura dell’anno, vorrei condividere con voi alcuni recenti sviluppi che ci accompagneranno nel 2017 carichi di entusiasmo e con la voglia intervenire con maggiore forza all’interno del dibattito pubblico.
Qualche mese fa, alcuni Gruppi d’opinione e della politica avevano chiesto all’AGCM (Autorità Garante Concorrenza e Mercato) di sanzionare, e quindi di non poter più utilizzare, la campagna pubblicitaria dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile (disponibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=DDenYYY9jbY) perché i messaggi, sia nutrizionali che ambientali e di sostenibilità, sarebbero stati “falsi e ingannevoli” ai sensi del Codice del Consumo.
L’AGCM, contrariamente al passato, aveva ritenuto opportuno aprire “un’istruttoria” informativa richiedendo all’Unione tutta la documentazione atta a dimostrare la veridicità dei claims contestati, ed in particolare quelli che recitavano: “non presenta rischi per la salute in una dieta bilanciata” e “la sua coltivazione sostenibile aiuta a rispettare la natura”. Il Garante, in ogni caso, aveva chiesto di poter conoscere ed esaminare tutte le comunicazioni fatte dall’Unione, incluse quelle del proprio sito web.
L’Unione, con il supporto di esperti nazionali ed internazionali, ha raccolto e prodotto una copiosa documentazione probatoria su tutti i temi contestati.
Il 30 novembre l’AGCM, ai sensi del Regolamento sulle procedure istruttorie art. 5/1/c ha comunicato di aver archiviato come infondate le richieste avanzate e di non proseguire con ulteriori accertamenti. Questo Provvedimento fa seguito ad analoghe indagini preistruttorie del 2015, sia dell’AGCM che dello Iap (Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria), nei confronti delle pubblicità dell’associazione di categoria Aidepi sui temi sia nutrizionali che ambientali a favore dell’olio di palma.
Ma in questi mesi si è anche parlato tanto di olio di palma soprattutto in relazione alla salute e sicurezza dei consumatori. Sul tema dei grassi saturi l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato come sia infondata la demonizzazione dell’olio di palma in una dieta bilanciata, soprattutto in relazione ai numerosi nutrienti quotidianamente assunti. Inoltre le Autorità nazionali ed europee deputate hanno da tempo analizzato gli aspetti produttivi e di sicurezza di questo ingrediente nonché i pareri di varie Istituzioni scientifiche deputate (fra cui Iss, Efsa e Jefca), senza che alcun provvedimento o vincolo, neppure precauzionale o di semplice etichettatura, si sia rivelato opportuno assumere nei confronti del palma e/o dei prodotti che lo contengono. Inoltre, i monitoraggi analitici condotti dalle Autorità nazionali ed europee non hanno portato a provvedimenti limitativi sull’uso dell’olio di palma, che rimane per moltissimi aspetti, il grasso più apprezzato e più sostenibile a giudizio della stragrande maggioranza degli operatori alimentari a livello internazionale.
Recentemente ne abbiamo avuto conferma in varie pubbliche occasioni anche da parte di autorevoli scienziati, esponenti delle associazioni ambientaliste e rappresentanti delle Istituzioni.
Gli operatori industriali del settore sono, in ogni caso, istituzionalmente favorevoli all’adozione di regole europee chiare e non discriminatorie, anche su limiti e soglie di eventuali residui di contaminanti da processo nei prodotti finiti, a tutela stessa dei consumatori oggi troppo sovente soggetti a fuorvianti campagne allarmistiche da parte di alcuni minoritari comunicatori e istituzioni politiche amministrative. Si tratta di campagne che producono gravi danni d’immagine e distorsioni commerciali alla fine con svantaggio di tutti.
Pertanto possiamo confermare che i messaggi dell’Unione, nutrizionali e ambientali, sono corretti così come lo sono i prodotti in commercio, e che spetta solo alle Autorità politiche e amministrative fissare auspicate regole o assumere provvedimenti. L’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile continuerà a intervenire nell’ambito della propria competenza per evitare o combattere l’ulteriore diffusione di comunicazioni fuorvianti o iniziative potenzialmente distorsive della concorrenza.