Interviste, News

22/12/2022

Olio di palma sostenibile: scienza e comunicazione per superare i pregiudizi e rispondere alle sfide globali

La grande sfida è trovare un punto di equilibrio fra l’esigenza di garantire la giusta nutrizione alla popolazione globale e il rispetto per l’ambiente e le persone. E l’olio di palma prodotto in modo responsabile può essere una delle risorse chiave. Per favorire lo sviluppo della filiera dell’olio di palma sostenibile la certificazione e la corretta comunicazione rivestono un ruolo fondamentale. E’ importante comprendere che problemi complessi – come quello della nutrizione sostenibile – richiedono soluzioni complesse. Per questo è essenziale comunicarle correttamente.

Ne parlano in questa intervista il presidente dell’Unione, Mauro Fontana ed il Prof. Carlo Alberto Pratesi, ordinario di Marketing, Innovazione e Sostenibilità e presidente di EIIS – European Institute of Innovation for Sustainability, che ha moderato i due eventi organizzati dall’Unione in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS.

L’olio di palma – ha commentato il Presidente Mauro Fontana – oggi rappresenta più di un terzo il 35% del raccolto mondiale degli oli vegetali, con un raccolto distribuito su tutto l’anno e ottime caratteristiche organolettiche e tecnologiche che ne consentono un impiego molto ampio, prezzi competitivi e una volatilità normalmente molto bassa. Per questi motivi può svolgere un ruolo importante nel raggiungimento di questo obiettivo.

“Inoltre, la produzione dell’olio di palma è ormai sempre più orientata verso la sostenibilità. La vera e fondamentale sfida futura globale è riuscire a supportare i paesi produttori nella transizione verso il 100% di produzione certificata, garantendo i volumi necessari a soddisfare la domanda globale in modo sostenibile. A fronte di problemi complessi, come quello della nutrizione sostenibile, le soluzioni sono necessariamente complesse e soprattutto multiple. Dobbiamo evitare di porre in contrapposizione le diverse opzioni. Al contrario, dobbiamo sviluppare – non in contraddizione ma in parallelo – sia la produzione dell’olio di palma che quella degli altri oli vegetali. Solo lavorando con tutta la gamma di oli disponibili possiamo aumentare la produzione e soddisfare la domanda crescente minimizzando l’impatto ambientale e massimizzando la disponibilità di cibo, garantendo cosi sicurezza alimentare ad una popolazione mondiale in crescita.

 

L’olio di palma è stato purtroppo oggetto di una campagna mediatica di demonizzazione. Per questo la comunicazione riveste un ruolo fondamentale.

 

Come ha osservato il Prof. Carlo Alberto Pratesi, che ha moderato i due eventi: “Si è data la colpa ad una sola componente di un sistema alimentare senza avere l’attenzione di rivedere nel complesso tutto il sistema. Oggi sappiamo che non esistono cibi buoni e cibi cattivi, componenti giuste e componenti sbagliate. Bisogna puntare sulla varietà e la capacità di equilibrare i vari cibi in maniera da poter essere sostenibili, non sono soltanto dal punto di vista ambientale ma anche sociale ed economico. Abbiamo diverse evidenze che possono portare a considerare l’olio di palma un prodotto sostenibile, non solo da un punto di vista nutrizionale ma anche da un punto di vista ambientale. Quindi, si tratta di riportare al mercato queste evidenze scientifiche, modificando i pregiudizi.”