tokyo 2020
Le Olimpiadi Tokyo 2020 – rinviate al 2021 a causa della pandemia di COVID-19 – si preparano a diventare l’edizione più sostenibile di sempre, come dimostra lo slogan “Be better, together – for the planet and the people”.
Il Comitato Olimpico Organizzativo – che ha sottoscritto l’iniziativa “sport per il clima” dell’Onu per promuovere la lotta contro i cambiamenti climatici anche in ambito sportivo, attraverso attività di comunicazione e la riduzione dell’impatto delle manifestazioni – mira a contribuire alla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Oltre all’azzeramento delle emissioni, alla mobilità sostenibile, all’utilizzo di materiali riciclati e alla riduzione dei rifiuti, l’impegno riguarda anche le imprese e gli enti che contribuiranno alla realizzazione dei giochi con la fornitura di beni e servizi. A tal proposito il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paraolimpici di Tokyo ha approvato un Codice di approvvigionamento sostenibile (Tokyo 2020 Olympic and Paralympic Games Sustainable Sourcing Code) per le forniture ritenute vitali per il successo delle Olimpiadi, in osservanza dei principi fondamentali di razionalità economica, equità e uguaglianza, alla base di tutto l’evento. Inoltre – in una prospettiva più a lungo temine – si è posto l’obiettivo di contribuire alla sensibilizzazione della popolazione giapponese all’importanza della produzione sostenibile, tema fino ad oggi scarsamente considerato.
Anche l’olio di palma avrà un ruolo importante nel raggiungimento di questo ambizioso obiettivo. Il Comitato ha infatti approvato uno specifico Codice di Approvvigionamento per la Promozione dell’Olio di Palma Sostenibile (Sourcing Code for the Promotion of Sustainable Palm Oil) che impone ai fornitori l’impiego esclusivo di olio di palma certificato RSPO, ISPO, MSPO o sistemi equivalenti, per alimenti trasformati, olio da condimento e frittura e prodotti detergenti.
Molto interessanti le motivazioni enunciate nel documento. Tokyo 2020, attraverso la sensibilizzazione degli operatori del settore e dei consumatori in merito all’olio di palma sostenibile, promossa formulando e attuando questo codice di approvvigionamento, mira non solo ad orientare gli operatori economici coinvolti ad approvvigionarsi di olio di palma certificato, ma anche a contribuire allo sviluppo nel lungo periodo di un movimento a favore della filiera dell’olio di palma sostenibile, che incentivi gli sforzi dei produttori, compresi gli smallholder, a migliorare gli standard di produzione.
Non si tratta quindi, come per altri prodotti (legno, carta, prodotti alimentari, carni e pesce), di un semplice codice di approvvigionamento, ma di uno strumento concreto per promuovere a livello globale la sostenibilità ed il raggiungimento degli SDGs, che dovrebbe diventare un modello di riferimento, non solo per i grandi eventi sportivi.