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18/01/2018

IL NUOVO PARERE EFSA RADDOPPIA LE SOGLIE DI 3-MCPD IN OLI VEGETALI E ALIMENTI TOLLERABILI PER L’UOMO

 

L’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) ha recentemente aggiornato il parere del 2016 sugli esteri di 3-MCPD (contaminanti di processo che si possono formare non intenzionalmente in alcuni alimenti e durante la raffinazione degli olii vegetali a temperature non adeguate) indicando in 2,0 microgrammi su chilo per peso corporeo al giorno la dose giornaliera che non dà problemi all’uomo, innalzandola quindi rispetto ai 0,8 microgrammi su chilo per peso corporeo al giorno suggerito nel precedente parere.

La decisione dell’EFSA di riesaminare la valutazione del rischio legato agli esteri del 3-MCPD è arrivata a seguito dell’aggiornamento delle linee guida per opera del Comitato Scientifico. Rispetto al parere del 2016, l’opinione dell’EFSA del 2017 si basa su un modello di analisi più recente che ha portato appunto a rivalutare la dose giornaliera tollerabile di tali sostanze ed a ridimensionare i potenziali rischi per i consumatori.

Nel suo comunicato infatti l’EFSA precisa, testualmente, che “i livelli di consumo di 3-MCPD tramite gli alimenti sono considerati privi di rischi per la maggior parte dei consumatori, ma esiste un potenziale problema di salute per i forti consumatori delle fasce di età più giovane. Nella peggiore delle ipotesi, i neonati nutriti esclusivamente con latte artificiale potrebbero lievemente superare il livello di sicurezza”.

“Sulla base della nuova quantità di assunzione giornaliera tollerabile raccomandata e della valutazione del rischio effettuata dall’EFSA, spetterà adesso alla Commissione Europea introdurre limiti di sicurezza per tutti gli olii. Gli operatori continueranno ad adottare, lungo tutto il processo di filiera, tutte le misure necessarie a garantire prodotti sicuri, come già stanno facendo da tempo, anche in assenza di norme specifiche. Va sottolineato che la formazione dei contaminanti di processo riguarda tutti gli olii non processati a temperature adeguate.

Questo nuovo Parere dell’EFSA e soprattutto la constatazione che i livelli di consumo di 3-MCPD tramite gli alimenti sono considerati privi di rischi per la maggior parte dei consumatori, confermano ancora una volta quanto l’allarmismo e le arbitrarie scelte di applicare autonomamente il principio di precauzione a seguito del Parere del 2016 da parte di alcuni operatori fossero in realtà eccessive e ingiustificate, e confermano che l’olio palma può far parte a pieno titolo della nostra alimentazione in quanto non presenta rischi per la salute in una dieta bilanciata.

Ci auguriamo pertanto che la Commissione pervenga in tempi brevi alla pubblicazione dei limiti di sicurezza per i contaminanti per tutti gli olii e i grassi, ponendo fine alle speculazioni ed al processo pubblico al quale l’olio di palma è stato sottoposto per effetto delle campagne denigratorie orchestrate dalle “lobby” che alimentano ormai da tempo quella che possiamo definire una vera e propria guerra commerciale. Così che anche i consumatori e distributori possano finalmente tornare ad avere un atteggiamento più equilibrato e di fiducia nei confronti dell’industria di trasformazione, per la quale la sicurezza alimentare ha rappresentato da sempre un prerequisito imprescindibile .” ha commentato il Presidente dell’Unione, Giuseppe Allocca.

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